Gli Asili Infantili di Carità ebbero origine nel 1847 a cura di un comitato di cittadini che si proponeva di erigere una moderna forma di assistenza, col fine – secondo quanto recita il Programma del 1847 – “di soccorrere i fanciulli poveri, di curare la sanità e la vigoria del corpo, educarli alla religione e alla morale, formarli alle abitudini di ordine e di lavoro”. L’Istituto, posto sotto la speciale autorità del Cardinale Arcivescovo, era diretto da un Consiglio di amministrazione di 12 membri eletti fra i soci; questi si impegnavano a sostenere le spese con le proprie offerte personali, con la raccolta nelle parrocchie cittadine e con iniziative di vario genere come spettacoli teatrali. Il Comune provvide a fornire i locali e il corredo necessario per la prima “sala d’asilo” che venne aperta il 16 giugno 1847 in via de’ Poeti (in seguito si trasferì in via S. Pietro Martire, oggi via Orfeo). La direzione degli Asili dimostrò subito una costante attenzione ai moderni principi pedagogici, in particolare all’Aporti e al Froebel.
La storia dell’Ente si intreccia, inevitabilmente, con la storia di Bologna, sia per l’opera assistenziale svolta sul territorio sia per il fatto che gli amministratori erano, e sono attualmente, persone inserite nella comunità bolognese. Oggi l’Istituzione gestisce direttamente una Scuola dell’Infanzia paritaria che ha sede in via Orfeo, associata alla F.I.S.M. – Federazione Italiana Scuole Materne, intitolata a San Pietro Martire, e vede la presenza di 56 bambini seguiti da quattro insegnanti e personale non docente e collabora con altre istituzioni pubbliche e private su numerosi progetti educativi.
Nel 1994 ha assunto natura giuridica privata con decreto della Regione Emilia-Romagna. Nel 2000 sono state apportate modifiche all’originario Statuto per consentire un’azione educativa maggiormente mirata ed efficace e per adeguarsi alle reali esigenze della realtà, non solo locale. E proprio in questa ottica – insieme all’Associazione di Volontariato Amici di Bologna Onlus – sono stati realizzati in Madagascar nove asili, una scuola di cucito per ragazze di strada, un ospedale nella regione di Tulear e un centro odontoiatrico non lontano dalla capitale, oltre a un programma di adozioni a distanza. La prima scuola è stata realizzata nel 2003 e le altre, tra scuole e varie strutture di assistenza, a seguire fino al 2016. L’obiettivo è quello di creare un canale preferenziale con lo Stato malgascio, in particolare con alcune realtà locali, per offrire a bambini orfani o abbandonati una possibilità di guardare al futuro con serenità e avere una qualità di vita accettabile, sottratta agli innumerevoli rischi purtroppo ancora presenti nel continente africano.